Antonio Bux | |||
Antonio Bux (Foggia, 1982). Suoi lavori e recensioni sono apparsi in numerose antologie (tra le quali InVerse 2014/15 - Italian poets in translation, a cura di Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo e Rosa Filardi, John Cabot University Press, Roma, 2015), e sulle pagine culturali dei maggiori quotidiani nazionali (come Corriere della sera e L’Unità) oltre che in diverse riviste (tra le quali Italian Poetry Review, Poesia, L’Ulisse, La Manzana Poética) e lit-blog (come Nazione Indiana, Poesia 2.0, Otra iglesia es imposible) sia nazionali che internazionali, dato che molti suoi testi sono stati tradotti in varie lingue. Ha curato la traduzione del libro Ventanas a ninguna parte (Gattomerlino Superstripes, Roma, 2015) dell’autore spagnolo Javier Vicedo Alós, oltre che la traduzione di testi scelti di autori ispanici tra i quali Leopoldo María Panero. È autore di vari libri (tra i quali Trilogia dello zero, Sistemi di disordine quotidiano, Un luogo neutrale, Kevlar, 23 – fragmentos de alguien, El hombre comido), due dei quali, scritti direttamente in spagnolo, sono stati pubblicati in Argentina. È risultato vincitore e finalista di vari premi, tra i quali il premio Iris di Firenze, il premio Piero Alinari, il premio Città di Minturnae, e il premio Lorenzo Montano. Dirige il blog Disgrafie e, per le Marco Saya Edizioni di Milano, le collane Sottotraccia e Kēlen. | |||
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